UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

La voglia di riscatto di Diego Godín

"È stata dura dimenticare quella finale", ha raccontato Diego Godín a UEFA.com ricordando la sconfitta dell'Atlético nel 2014, ma il difensore è determinato a riscattarsi a Milano.

Diego Godín spera che l'Atlético abbia imparato la lezione dalla delusione del 2014
Diego Godín spera che l'Atlético abbia imparato la lezione dalla delusione del 2014 ©Sportsfile

Nella finale di UEFA Champions League del 2014, Diego Godín ha segnato il gol del vantaggio dell'Atlético, ma il pari di Sergio Ramos nei minuti di recupero – e altri tre gol del Real Madrid nei supplementari – gli hanno negato la coppa. Il difensore uruguaiano spiega a UEFA.com quanto sia determinato questa volta a conquistare l'agognato trofeo.

"Segnare in finale è fantastico, naturalmente – è stato davvero un bel gol – ma alla fine non abbiamo vinto la coppa che era l'unica cosa che contava. Abbiamo perso ma bisogna prendere il positivo anche dalle sconfitte. Abbiamo capito dove migliorare. Adesso siamo nuovamente in finale e dovremo usare quest'esperienza per far sì che non accada di nuovo".

"Eravamo sopra per 1-0 fino al 93', ma allo scadere dei minuti regolamentari stavo pensando che non avevamo fatto abbastanza per vincere. Non penso mai a cose del genere perché so che la partita finisce solo quando l'arbitro fischia la fine. L'arbitro aveva dato cinque minuti di recupero e quindi c'era ancora tempo. Nel calcio un minuto può essere lunghissimo, e così è stato".

"Sapevamo che i supplementari sarebbero stati durissimi per noi perché il Real Madrid aveva ancora energie. Non potevamo fare altri cambi, e avevamo alcuni giocatori infortunati costretti a rimanere in campo. Diego Costa era dovuto uscire dopo otto minuti, Arda [Turan] non era disponibile, Filipe Luís era in preda ai crampi, cosa mai successa nelle altre 60 partite disputate quella stagione. Alla fine non avevamo più niente da dare ed eravamo davvero in difficoltà fisica, ecco perché non siamo più riusciti a lottare".

Nella stagione seguente è stata dura dimenticare quella finale; ogni giocatore vuole arrivarci e vincere. La delusione tuttavia è stata mitigata dalla grande stagione disputata. Eravamo campioni di Spagna, e quello è stato un successo enorme per il club e anche per noi.

"Chiaramente da quella finale abbiamo sempre detto che il nostro sogno era vincere quel trofeo. Non l'abbiamo mai nascosto e lo diciamo apertamente perché è quello che più desideriamo e lotteremo fino alla fine per riuscirci. Abbiamo mantenuto una nostra identità in questi anni, e se ci riusciremo anche in finale, avremo buone possibilità di farcela".

Diego Godín a fine partita nel 2014
Diego Godín a fine partita nel 2014©AFP/Getty Images

"Il nostro grande segreto è la fatica. Il modo in cui l'intera squadra lavora per aiutare la difesa è incredibile; gli attaccanti – Fernando Torres, Antoine Griezmann o Yannick Carrasco – ci danno sempre una mano difendendo in area, perché questo è quello che dobbiamo fare. Questo dimostra il nostro affiatamento e il nostro impegno come squadra, e quanto crediamo nel nostro stile di gioco".

"Questa finale sarà molto combattuta e fisica – conterà l'aspetto tattico ma sarà dura anche dal punto di vista fisico. Sarebbe un sogno per me e per la squadra vincere la coppa questa volta, così come per tutti i nostri tifosi. È un sogno proprio come vincere la Coppa del Mondo con la mia nazionale, e io lavorerò fino all'ultimo giorno della mia carriera per riuscirci".

©Sportsfile
©Sportsfile
©Sportsfile
©Sportsfile