I problemi da risolvere al Chelsea
venerdì 18 dicembre 2015
Intro articolo
UEFA.com analizza i problemi che il successore di José Mourinho dovrà risolvere al Chelsea e si chiede se i Blues riusciranno a fare come il Borussia Dortmund della seconda metà della scorsa stagione.
Contenuti top media
Corpo articolo
Il prossimo manager del Chelsea avrà il compito di rivitalizzare una macchina in grado di vincere il campionato il cui motore però non sta funzionando come deve: tanto da ritrovarsi invischiata nella zona retrocessione.
Le stelle
Riportare ai loro livelli abituali giocatori come Diego Costa, Eden Hazard e Cesc Fàbregas, che l'anno scorso avevano guidato i Blues a vincere la Premier League con un margine di otto punti, sarà sicuramente tra i punti più importanti nell'agenda del successore di José Mourinho.
Il calo dei tre - oltre a quello di giocatori di solito granitici come Branislav Ivanović, John Terry e Nemanja Matić – ha fatto venire il mal di testa a Mourinho e ai tifosi del Chelsea. Dal ritorno in Premier nel 1989, la squadra non si era mai ritrovata appena un punto e due posizioni sopra la zona retrocessione.
Gol in Premier League nel 2014/15 | Assist | Gol in Premier League questa stagione | Assist | |
Cesc Fàbregas | 3 | 18 | 0 | 2 |
Diego Costa | 20 | 3 | 3 | 1 |
Eden Hazard | 14 | 9 | 0 | 2 |
Gol fatti e subiti
Una squadra che fatica a segnare con continuità e subisce in media quasi due gol a partita è destinata a soffrire. Ovvio, ma i numeri del Chelsea in queste prime 16 partite di Premier League sono davvero da analizzare.
Finora i Blues hanno segnato esattamente la metà dei gol realizzati la scorsa stagione subendone il doppio.
Chelsea dopo 16 gare di Premier League | GF | GS | Punti | Posizione |
2014/15 | 36 | 13 | 39 | 1 |
2015/16 | 18 | 26 | 15 | 16 |
La fortezza si sgretola
Per rinvigorire Costa e compagni, il nuovo allenatore dovrà soprattutto migliorare i risultati in casa. Nelle stagioni 2013/14 e 2014/15, la formazione londinese aveva subito solo una sconfitta in campionato a Stamford Bridge (contro il Sunderland, l’avversario di sabato).
Questa stagione ha perso quattro gare davanti al suo pubblico, l’ultima delle quali per 1-0 contro il neopromosso Bournemouth. Una partita in casa del Chelsea non spaventa più come una volta: al decimo allenatore dell’era Abramovich toccherà cambiare questa situazione per riportare in corsa i cinque volte campioni d’Inghilterra.
Inghilterra ed Europa
Chiunque arrivi in panchina, dovrà affrontare il Paris Saint-Germain agli ottavi di UEFA Champions League. Agli affanni del Chelsea a livello nazionale si contrappongono i buoni risultati in Europa, con il primo posto in un girone composto da Dynamo Kyiv, Maccabi Tel-Aviv e Porto e appena tre gol subiti: seconda miglior difesa nella fase a gironi proprio dietro al PSG.
Salvare il salvabile
Dopo la sconfitta di lunedì per 2-1 contro il Leicester City, Mourinho ha escluso che la squadra possa qualificarsi per la UEFA Champions League 2016/17 e ha dichiarato: "Non possiamo arrivare fra le prime quattro, ma possiamo ancora arrivare fra le prime sei perché molte squadre cominciano a perdere punti”.
A meno che i Blues non vincano la UEFA Champions League, il sesto posto e la qualificazione in UEFA Europa League (competizione vinta nel 2013) è il meglio che i tifosi possano augurarsi. Per avere un’inspirazione, basta guardare l’ultimo Borussia Dortmund di Jürgen Klopp, che la scorsa stagione era ultimo in Bundesliga a febbraio ma è poi riuscito ad arrivare settimo e in finale di Coppa di Germania.