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Antonis Antoniadis: la prima stella europea della Grecia

Attaccante greco più prolifico in Europa, Antonis Antoniadis ci fa rivivere la cavalcata che ha portato il Panathinaikos a disputare la finale della Coppa dei Campioni 1971.

Antonis Antoniadis in azione durante la finale di Coppa dei Campioni 1970/71
Antonis Antoniadis in azione durante la finale di Coppa dei Campioni 1970/71 ©InTime

"Siamo stati dei pionieri rappresentando il calcio amatoriale della Grecia contro i professionisti", ricorda l'allora attaccante del Panathinaikos FC, Antonis Antoniadis, ripercorrendo la stagione d'oro 1970/71 culminata con la finale di Coppa dei Campioni. "Sono dovuti passare quasi dieci anni per renderci conto di quello che avevamo realizzato. Mi piacerebbe poter dire che accadrà di nuovo in futuro, ma diventa ogni anno sempre più difficile".

Capocannoniere della Coppa dei Campioni in quella stagione con dieci reti, Antoniadis era un attaccante con un talento immenso. Ha vinto per cinque volte la classifica marcatori della massima serie greca (1970, 1972, 1973, 1974 e 1975), e si è piazzato una volta al secondo posto nella classifica della Scarpa d'Oro (1971). Le sue 39 marcature in campionato nella stagione 1971/72, sono tutt'oggi il record nazionale della Grecia e solo le 40 reti di Gerd Müller dell'FC Bayern München in quella stagione gli hanno strappato il primo posto nella classifica europea della Scarpa d'Oro.

Antoniadis secondo classificato per la Scarpa d'Oro
Antoniadis secondo classificato per la Scarpa d'Oro©InTime

Con 16 reti in 26 partite europee per club UEFA, Antoniadis è ancora oggi il più prolifico attaccante greco nelle competizioni europee. Passato al Panathinaikos dall'Aspida Xanthi FC nel 1968 dopo due stagioni come capocannoniere nella seconda divisione, la presentazione di Antoniadis con la squadra di Atena si tinge di giallo: il giocatore viene ricoverato nell'ospedale di fronte il vecchio Leoforos Stadium dopo un attacco improvviso di appendicite.

Salta così il ritiro e comincia la stagione in maniera deludente. Antoniadis tuttavia non si perde d'animo e la stagione successiva comincia il ritiro prima di tutti gli altri, e mentre i compagni sono ancora in vacanza, lui si dedica alla preparazione atletica per migliorare velocità, accelerazione e resistenza, mentre le lezioni di danza lo rendono più elastico. Torna in campo al top della forma, e sfoggia subito un'incredibile potenza nel gioco aereo, un tiro forte e preciso con entrambi i piedi, e un senso della posizione impeccabile.

Conosciuto come 'il gigante' per i suoi 1.87cm di altezza, l'intesa di Antoniadis con 'il generale' Mimis Domazos, era letale per tutti gli avversari del Panathinaikos. In 241 partite di campionato sono 187 le reti, e altre sei arrivano in 21 presenze in nazionale. Sotto la guida di Ferenc Puskás, Antoniadis diviene il terrore delle difese europee. Nell'anno della finale di Coppa dei Campioni, il Panathinaikos elimina AS Jeunesse Esch, ŠK Slovan Bratislava, Everton FC e FK Crvena zvezda.

Antoniadis mostra le sue qualità aeree con la Stella Rossa
Antoniadis mostra le sue qualità aeree con la Stella Rossa©InTime

"Quella stagione è stata come un film", racconta Antoniadis, che poi ha guidato l'Unione Giocatori Professionisti della Grecia. "Ricordo che Ferenc Puskás lavorava molto sulla nostra fiducia. Ci faceva credere che non avevamo nulla da temere dai nostri rivali".

Il momento più bello per Antoniadis è stato il gol dell'1-1 siglato nell'andata fuori casa contro l'Everton al Goodison Park, che sarebbe valso il passaggio del turno in virtù dello 0-0 del ritorno in Grecia. Quello rimane uno dei gol più famosi nella storia della Grecia, ed è stata ribattezzata la rete del "cinque volte 9". Era infatti la rete europea numero 9, segnata a nove minuti dal termine, alle 9 di sera in punto del 9 marzo 1971. Nonostante il Panathinaikos divenne la prima squadra greca ad approdare in una finale per club UEFA, non ci fu partita contro i futuri campioni dell'AFC Ajax che si impose per 2-0 a Wembley.

"Ricordo che sembrava di stare in un'altra dimensione quando abbiamo calcato il terreno di Wembley per la finale. Non considero quella partita come una sconfitta, ma come l'inizio del regno mondiale dell'Ajax. Erano una squadra spettacolare", ha raccontato Antoniadis, oggi 68enne. Probabilmente il suo Panathinaikos può non essere stato dotato tecnicamente come altre squadre dell'epoca, ma le loro imprese straordinarie meritano di essere ricordate e raccontate come qualcosa di eccezionale.

*Solo i giocatori che hanno disputato 20 o più partite sono stati considerati in questo calcolo

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