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De Sanctis scalda la Roma

Alla vigilia della decisiva sfida sul campo del CSKA Mosca, il portiere - che non teme il freddo della Russia - rimarca i meriti dei Giallorossi: la prima parte della stagione, sottolinea, è stata “assolutamente ottima”.

L'allenamento della vigilia in Russia
L'allenamento della vigilia in Russia ©AFP/Getty Images

Le previsioni meteo danno temperature abbondantemente sotto lo zero, ma in campo il clima sarà caldissimo. Per PFC CSKA Moskva e AS Roma, le prospettive di qualificazione agli ottavi di UEFA Champions League passano per la sfida di martedì pomeriggio all’Arena Khimki, in cui nessuna delle due squadre può permettersi di perdere.

Nelle ultime sei trasferte, tra campionato ed Europa, i Giallorossi hanno vinto soltanto una volta – sabato scorso a Bergamo – e qualche allarme sul rendimento esterno è scattato. Nella conferenza stampa della vigilia, però, Morgan De Sanctis cambia ruolo e gioca per una volta in attacco, sottolineando che la prima parte della stagione della squadra di Rudi Garcia, perfettamente in corsa per entrambi gli obiettivi, è stata “assolutamente ottima”.

Per il portiere infatti c’è un fattore oggettivo di cui tener conto, i tantissimi infortuni con cui ha dovuto convivere la Roma, arrivata in Russia senza mezza difesa, visti le defezioni di Maicon, Torosidis, Leandro Castán e Mapou Yanga-Mbiwa. “Considerando quello che è successo nei primi due mesi e mezzo di questa stagione”, spiega l’ex nazionale, “è evidente che non siamo stati fortunati per tutta questa serie di situazioni che non hanno permesso alla squadra di essere al completo e quindi di gestire le energie e tutta una serie di cose che quando si è in 25 si può fare, mentre in 13 o 14 è più difficile”.

Le sfide lontano dall’Olimpico del Gruppo E, quella dell’Ethiad Stadium contro il Manchester City FC e la successiva dell’Allianz Arena contro il FC Bayern München, De Sanctis non le ha giocate, lasciando il posto a Łukasz Skorupski: i problemi fisici, comunque, sembrano ormai alle spalle. “Dopo l’infortunio ho impiegato un po’ di tempo per rimettermi a posto”, racconta, “Con il tecnico avevamo fatto un discorso durante la prima sosta di campionato, è lui che ha la facoltà di scegliere quali partite devo giocare. Per scendere in campo ogni tre giorni devi essere al 200%, io nell’ultimo ciclo ero soltanto al 100%. Adesso, passati due mesi e mezzo, sono pienamente recuperato”.
 
Oltre al CSKA Mosca, capace tre settimane fa di battere in Inghilterra, per i Giallorossi ci sarà un avversario in più all’Arena Khimki: il freddo. “E’ un elemento da considerare”, conferma De Sanctis commentando l’ipotesi, più che plausibile, di giocare sotto lo zero, “Nella mia carriera ho spesso giocato in condizioni estreme, il ruolo del portiere è quello più delicato perchè mani e piedi si raffreddano subito…”.

Ma, rassicura il numero 26, “esistono sistemi che possono rallentare questo raffreddamento, con la società ci siamo predisposti per fare in modo che possa essere tecnicamente combattuto. Dobbiamo essere soprattutto pronti con la testa nel capire le condizioni del terreno di gioco, che sono fondamentali. Il freddo c'è per entrambi, anche se il CSKA ha il vantaggio di conoscere questo campo e queste condizioni”. La Roma e De Sanctis sono pronti, il futuro in UEFA Champions League passa dalla Russia.

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