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Stelle italiane nel cielo spagnolo

Dopo il trasferimento di Alessio Cerci all'Atlético Madrid, UEFA.com passa in rassegna gli altri italiani che hanno lasciato il segno nella Liga spagnola.

Alessio Cerci festeggia uno dei suoi 21 gol in Serie A con il Torino
Alessio Cerci festeggia uno dei suoi 21 gol in Serie A con il Torino ©Getty Images

Alessio Cerci è l'ultima perla di mercato del Club Atlético de Madrid, che ha acquistato l'esterno d'attacco dal Torino FC per tre stagioni.

I campioni di Spagna hanno acquistato ben nove giocatori per difendere il titolo, ma il direttore sportivo, José Luis Caminero, ha detto che si sarebbe ritenuto soddisfatto del mercato estivo solo se fosse arrivato il nazionale italiano.

“L’accordo con il Torino per Cerci è una notizia fantastica per tutti – ha detto al sito ufficiale del club -. Nonostante l’enorme lavoro per il mercato estivo, abbiamo voluto fare un altro grande sforzo per assicurarci le sue prestazioni. Crediamo molto in Cerci e siamo certi che sarà una pedina insostituibile della nostra squadra. È un giocatore imprevedibile, ci porterà velocità e gol. La sua presenza ci permette di avere maggiori scelte in avanti”.

Insieme a Fausto Rossi, giocatore del Córdoba CF, l’ex AS Roma e ACF Fiorentina è uno dei due italiani presenti nella massima serie spagnola in questa stagione. UEFA.com passa in rassegna gli altri italiani che hanno lasciato il segno nella Liga.

Christian Vieri (Club Atlético de Madrid, 1997–98)
Vieri ha trascorso una sola stagione in Spagna, ma una di quelle che i tifosi dell’Atlético non dimenticheranno mai. L’attaccante bolognese in Spagna ha mantenuto le stesse medie realizzative delle stagioni precedenti, quando indossava la maglia della Juventus e Atalanta BC. A fine anno le reti sono 24 in altrettante presenze, reti che gli permettono di battere persino l’attaccante dell’FC Barcelona, Rivaldo, nella corsa al titolo dei cannonieri.

Non è una stagione facile per l’Atlético che termina al settimo posto, soltanto Vieri regala qualche sorriso ai tifosi. Tra le reti più apprezzate dai tifosi spicca su tutte quella realizzata contro il PAOK FC. Il centravanti ruba il pallone al portiere dalla linea di fondo, vicino il calcio d’angolo, e da posizione impossibile deposita il pallone in rete con una parabola perfetta. La partita termina 5-2 in favore dei padroni di casa dell’Atlético, e quella è solo una delle tre reti messe a segno contro i greci. Contro l’UD Salamanca, Vieri va in rete addirittura per quattro volte, ma la sua squadra perde 5-4.

Fabio Cannavaro (Real Madrid CF, 2006–09)
Correva l’anno 2006, il Real Madrid CF non vinceva la Liga da tre anni, l’unica soluzione era quella di puntellare la difesa con un innesto di qualità. Quale miglior metodo per tornare alla vittoria se non acquistare il capitano dell’Italia campione del mondo, Fabio Cannavaro?

L’ex difensore della Juventus aveva già lavorato con Fabio Capello durante l’esperienza in maglia bianconera. La prima stagione con il Real è da sogno. Cannavaro viene insignito del Pallone d’Oro nel mese di dicembre, e all’ultima giornata della stagione il Real vince la Liga, beffando gli arcirivali dell’FC Barcelona in uno dei finali più entusiasmanti della storia del campionato spagnolo.

©Getty Images

Nella stagione successiva, sotto la guida di Bernd Schuster, il Madrid vince ancora il titolo, e Cannavaro aggiunge un altro titolo nazionale nel suo palmares personale. 

Christian Panucci (Real Madrid CF, 1996–99)
Panucci diventa il primo giocatore italiano a indossare la casacca del Real Madrid, quando nel 1996 decide di seguire l’ex tecnico del Milan, Fabio Capello, al Santiago Bernabéu. Il suo contributo fondamentale nella finale di Champions League del Milan contro l’FC Barcelona nel 1994, aveva già fatto di lui un beniamino dei tifosi catalani che ne hanno apprezzato sempre di più le doti difensive e la dedizione alla causa.

Al primo anno con la maglia del Real, Panucci vince la Liga spagnola, mentre l’anno successivo viene messo fine a un digiuno durato 32 anni: il Real batte la Juventus per 1-0 in finale di Champions League, e torna sul tetto d’Europa per la settima volta nella sua storia.

Amedeo Carboni (Valencia CF, 1997–2006)
Carboni passa al Valencia CF all’età di 32 anni, ma i suoi nove anni trascorsi in Spagna sono stati i più importanti e ricchi di trofei della sua lunga carriera. Espulso in una sconfitta per 3-0 contro l’FC Barcelona al suo debutto, Carboni ha vissuto anche tanti momenti poco esaltanti in Spagna. Tra questi l’errore dal dischetto contro l’FC Bayern München nella seconda finale consecutiva di UEFA Champions League persa dal Valencia.

I momenti felici non tardano ad arrivare per l’italiano e il Valencia. Nel 2002 vince il campionato spagnolo e due anni dopo completa la doppietta Liga e Coppa UEFA. All’età di 41 anni, Carboni dà l’addio al calcio indossando la maglia bianca del Valencia in una partita contro l’AS Roma, squadra che aveva lasciato per trasferirsi in Spagna ben nove anni prima.

©Getty Images

Giuseppe Rossi (Villarreal CF, 2007–13) 
Nato in New Jersey, l’attaccante italiano rinasce calcisticamente con la maglia del Villareal CF dopo l’esperienza poco esaltante con il Manchester United FC. La sua esplosione si deve al tecnico cileno, Manuel Pellegrini che ha sempre creduto in lui, tanto da indicarlo come erede di Diego Forlàn con la maglia del Villareal. La sua carriera in Spagna inizia coi botti: subito in rete nel 3-0 sui rivali di sempre del Valencia CF al debutto, sono poi 11 reti che portano il Villareal direttamente in Champions League.

Ma il meglio deve ancora arrivare. Nella stagione 2010-11, mette a segno 32 reti e dà un contributo fondamentale per raggiungere la semifinale di UEFA Europa League, e il quarto posto in Liga che significa ancora una volta Champions League. Il fato però non è generoso con Rossi che si infortuna al crociato per due volte nella stagione seguente, mettendo in ombra le esaltanti stagioni precedenti. Nel gennaio del 2013 Rossi ritorna in Italia, è la Fiorentina a riportarlo a casa.

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