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Benvenuti nel quartetto dei 100

Mentre Arsène Wenger si prepara a festeggiare la 150esima panchina in UEFA Champions League, UEFA.com rende omaggio agli altri tre allenatori che hanno superato quota 100: Carlo Ancelotti, Sir Alex Ferguson e José Mourinho.

Benvenuti nel quartetto dei 100
Benvenuti nel quartetto dei 100 ©UEFA.com

Dopo oltre 100 partite di UEFA Champions League, è possibile che un allenatore diventi un po' insensibile alle emozioni del torneo per club più importante d'Europa. Parlando con i tecnici, però, sembra che la loro sete non si sia ancora placata.

"Il formato del torneo è fantastico - ha commentato il due volte campione d'Europa Sir Alex Ferguson, che ha guidato il Manchester United FC per 187 gare nella competizione -. Devi battere tutte le squadre che hai sempre sognato di affrontare. Da quando è iniziata la Champions, abbiamo affrontato l'AC Milan otto volte, il Real Madrid sei volte e il Barcelona sette volte, se non sbaglio".

"Per un allenatore, avere l'opportunità di disputare partite come queste in un periodo lungo è assolumente fantastico. L'atmosfera, la sfida, le varie mentalità e le diverse culture sono l'essenza della Champions League".

Sir Alex è il portavoce di un club di sole quattro persone che sono entrate in tripla cifra per numero di panchine nel torneo. L'ultimo arrivato è José Mourinho, il solo del quartetto ad aver vinto con due club differenti, l'FC Porto e l'FC Internazionale Milano.

La fuga lungolinea del portoghese all'Old Trafford dopo aver vinto la prima Champions League con il Porto rispecchia una passione che a tutt'oggi è rimasta integra. Il tecnico ha festeggiato la centesima gara di Champions Legue il 21 novembre, quando il Real Madrid CF si è qualificato gli ottavi grazie al pareggio contro il Manchester City FC. La caccia alla decima Coppa dei Campioni delle merengues (la terza di Mourinho) prosegue.

"Sì, vorrei vincerla, ma senza che diventi un'ossessione. L'importante è avere la passione per giocare partite di un livello straordinario, partite che non dimenticherai mai - commenta il tecnico, 49 anni -. Vincere la Champions League ha un grande impatto sulla gente, sui tifosi delle squadre che hanno la fortuna di vincerla. Entro la fine della carriera cercherò di vincerla ancora una volta, ma non voglio che sia una fissazione".

Carlo Ancelotti, altro tecnico ad aver superato quota 100 in UEFA Champions League, ha vinto due Coppe dei Campioni da giocatore e due da allenatore con l'AC Milan. "Le partite più importanti ed emozionanti sono quelle di Champions League, perché devi sempre giocare bene - commenta Ancelotti, che quest'anno ha portato il Paris Saint-Germain FC agli ottavi -. Se giochi male anche solo una volta o perdi la concentrazione sei fuori".

Prima o poi, però, le sconfitte arrivano. Poiché il vincitore può essere uno solo, coloro che rischiano la reputazione con un ritocco tattico o un cambio offrono anche una spalla su cui piangere o consigli per imparare.

"Fondamentalmente, tutti noi vogliamo vincere ogni partita, ma quando non accade ci aiutiamo l'un l'altro per capire i motivi", commenta Arsène Wenger dell'Arsenal FC, che martedì contro l'Olympiacos FC festeggerà la 150esima panchina in Champions League.

"È importante capire anche come migliorare il proprio gioco ed essere competitivi. Cerchiamo di capire come cambia il mondo attorno a noi, come dobbiamo adattarci per migliorare il nostro comportamento e come restare al top rispondendo a queste nuove esigenze".

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