UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il discorso del Presidente UEFA al Consiglio Europeo

Presidente Stakeholders

Michel Platini ha chiesto al Consiglio d'Europa di aiutare a cercare soluzioni per questioni come partite truccate, violenza negli stadi, fair play finanziario e nazionali.

Michel Platini al Consiglio d'Europa ©CoE

La lotta contro il fenomeno delle partite truccate; l’impegno per eliminare la violenza negli stadi; il bisogno di fair play finanziario nel calcio europeo per club; e l’importanza delle nazionali. Questi sono stati gli argomenti principali toccati mercoledì dal discorso del Presidente UEFA, Michel Platini, al Consiglio Europeo di Strasburgo.

Platini ha chiesto al consiglio di aiutare a ricercare le soluzioni e di dare un contributo duraturo e fruttuoso per assicurare il benessere futuro del calcio in un periodo in cui deve affrontare diverse sfide.

Per quanto riguarda le partite truccate, Platini ha detto che il fenomeno si è sviluppato parallelamente alle scommesse. “Il calcio europeo è spaventato, e penso di poter dire che tutto lo sport europeo sia preoccupato. La crescita del numero delle partite truccate in relazione alle scommesse è allarmante - ha detto -, specialmente perché è un problema al quale nessuno sport e nessun paese è immune.

"Ovviamente, il movimento sportivo non è rimasto seduto a guardare – ha messo in piedi campagne di sensibilizzazione, meccanismi di monitoraggio, procedure disciplinari, e così via. In ogni caso, per quanto queste iniziative siano necessarie, non sono sufficienti. Specialmente quando la compravendita di partite viene orchestrata da organizzazioni criminali.

"E quindi i codici penali degli stati europei? L’esperienza mostra che, sfortunatamente, i concetti tradizionali di riciclaggio di denaro, corruzione e frode hanno rilevanza relativa”, ha continuato Platini. "Questo è il motivo per cui certi paesi hanno deciso che le frodi sportive avessero un loro codice penale specifico, allo scopo di colmare ogni lacuna. Questo è il caso ad esempio in Italia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Polonia e Bulgaria.

"In ogni caso, la criminalizzazione delle frodi sportive è tutt’altro che universale. E questa deficienza è, in parte, il motivo per cui la compravendita di partite continua. La sua natura internazionale aggrava ulteriormente la situazione.

"Questo è il motivo per cui credo che il Consiglio Europeo ora debba intervenire. Deve intervenire per incoraggiare gli stati membri a criminalizzare le frodi sportive e deve comportarsi in modo da promuovere la cooperazione indispensabile tra le autorità pubbliche e gli organi di governo sportivo in questo senso. E’ una questione di responsabilità, una questione di etica, una questione di giustizia”.

Platini ha poi parlato della violenza negli stadi. "Non c’è giustificazione che tenga per questo male inutile e gratuito che mi disgusta e mi riempie di vergogna”, ha detto. “Nonostante i progressi che sono stati fatti in questo settore negli ultimi anni, saprete che i comportamenti violenti e discriminatori continuano a mostrare il loro volto nei nostri stadi. Ma noi non dovremmo e non possiamo permetterci di cadere nel fatalismo o nella disperazione.

"Potete essere certi del fatto che non giungeremo ad alcun compromesso con gli hooligan e che raddoppieremo i nostri sforzi per scacciare la violenza dai nostri stadi, per eliminarla. Voglio sottolineare che non ho parlato di ridurla, limitarla o contenerla – ho detto ‘eliminarla’.  Credo sia possibile eliminare la violenza dai nostri stadi. I legislatori e i governi devono, in ogni caso, pensarci costantemente e senza sosta; in questioni come queste, finché non sarà stato fatto tutto il possibile, il nostro dovere non sarà stato compiuto”.

La UEFA ha introdotto misure rivolte al fair play finanziario per rendere più sicura la stabilità a lungo termine del calcio europeo a livello di club. "La mia mission come Presidente UEFA è di garantire lo sviluppo sostenibile del calcio - ha spiegato il signor Platini -. Ciò significa incoraggiare i club ad adottare una cultura di programmazione e di investimenti sensati. Oggi è importante più che mai, sono certo che siete d'accordo considerando che i club di calcio europei hanno accumulato perdite per oltre 1,2 miliardi di euro l'anno scorso.

"Perciò chiedo ai club europei di ascoltare la voce della ragione che continua a ripetere: 'Non spendere più soldi di quelli che hai o rischi di mandare il calcio in rovina'. Questo messaggio è alla base del fair play finanziario.

"Il rispetto del fair play finanziario sarà una condizione necessaria e indispensabile per la partecipazione alla Champions League e all'Europa League. La UEFA porterà avanti questo progetto fino alla fine, in quanto non ha obiettivi personali da difendere – il suo unico scopo è quello di proteggere gli interessi del calcio europeo nel suo insieme".

La UEFA è determinata a promuovere il calcio a livello di nazionali come componente fondamentale del panorama calcistico europeo. "Se lo sport fosse un essere vivente - ha spiegato il signor Platini -, le nazionali sarebbero il cuore. Un cuore il cui battito dà forma al modello sportivo europeo, un cuore il cui battito ispira eccellenza, un cuore il cui battito contribuisce al finanziamento a lungo termine di uno sport popolare.

"Oggi, però, la sopravvivenza del calcio delle nazionali è in pericolo - ha aggiunto -. Non ci sono più garanzie sul fatto che un giocatore chiamato dalla sua nazionale riceva il permesso di andare da parte del suo club. E considerando la grande importanza delle competizioni tra nazionali per la solidarietà finanziaria, ci sono seri motivi di preoccupazione. Il modello sportivo europeo è basato su competizioni aperte nelle quali club e nazionali coesistono in armonia.

"Come se fosse necessario - riflette il signor Platini - queste considerazioni fanno capire anche un'altra cosa – qualcosa di egualmente fondamentale, il fatto che lo sport ha bisogno di una cornice legale robusta, chiara e prevedibile. Perciò non dobbiamo subire il futuro; ma dobbiamo modellarlo.

"Ovviamente abbiamo ancora molte cose da fare - ha detto il Presidente UEFA chiudendo il suo discorso -. Ma resto convinto che insieme faremo grandi progressi. Il mio più grande desiderio è che voi sosteniate il nostro lavoro e che la vostra ambizione e determinazione diano un contributo positivo a un salutare sviluppo dello sport europeo".

Scelti per te