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Un aiuto prezioso dalle ambasciate tifosi

Rispetto

Le ambasciate per i tifosi nelle otto città che hanno ospitato UEFA EURO 2012 hanno semplificato la vita a migliaia di visitatori in Polonia e Ucraina.

Markiyan Lubkivskiy, direttore del torneo in Ucraina
Markiyan Lubkivskiy, direttore del torneo in Ucraina ©Sportsfile

Le ambasciate per i tifosi nelle otto città che hanno ospitato UEFA EURO 2012 hanno semplificato la vita a migliaia di visitatori in Polonia e Ucraina.

Le ambasciate sono implementate dalla rete Football Supporters Europe (FSE) e rientrano nella campagna Respect della UEFA, all'insegna dello slogan 'Respect Fan Culture – Fan Embassies'. L'obiettivo è promuovere una mentalità pacifica e positiva tra i tifosi, contribuendo alla festa di UEFA EURO 2012.

"Siamo sempre a contatto con i tifosi. In questo modo riusciamo a risolvere velocemente ed efficacemente i problemi che possono accadono durante il torneo - commenta l'austriaca Gabriele Rechberger, responsabile dell'ambasciata tifosi di Kiev -. Ai turisti può capitare di tutto: magari perdono il passaporto, o non sanno come arrivare in un posto particolare, e così via. Il nostro obiettivo è aiutarli".

"Il progetto è supervisionato da esperti, molti dei quali hanno già lavorato a EURO 2008 in Austria e Svizzera. Alcuni erano addirittura in Portogallo nel 2004".

Gabriele è rimasta colpita da come il progetto abbia attirato l'attenzione della popolazione locale e vorrebbe che il torneo non finisse mai. "La gente di Kiev viene regolarmente a chiederci se abbiamo bisogno di aiuto. Molti sono interessati ai dettagli del progetto, e noi gliene parliamo. Sarà triste lasciare l'Ucraina, è piaciuta a tutti".

Al progetto hanno voluto partecipare in tanti, e i volontari che hanno avuto la fortuna di essere selezionati non nascondono l'entusiasmo. "Quando ho sentito che servivano volontari mi sono candidata subito, perché è un evento storico per l'Ucraina - commenta Tatiana, studentessa -. Abbiamo seguito un lungo corso, dove ci hanno spiegato come comportarci nelle varie situazioni per dare il massimo aiuto ai tifosi".

Tatiana ritiene che l'esperienza da volontaria nell'ambasciata tifosi la aiuterà molto. "Non c'è dubbio che questo progetto avrà vantaggi per tutti - commenta -. Quando lavoriamo comunichiamo con persone di vari paesi, impariamo qualcosa di nuovo, parliamo le lingue e diventiamo più esperti. Ho avuto una grande opportunità e parteciperei volentieri a un altro evento del genere".

Anche un altro volontario, Vladyslav, non si pente affatto della sua scelta: "Ho vissuto a lungo in Svezia e in Canada, quindi parlo perfettamente lo svedese e l'inglese - commenta Vladyslav, che ora vive a Kiev -. L'atmosfera è molto positiva e i tifosi hanno una bella impressione dell'Ucraina".

Markiyan Lubkivskiy, direttore del torneo in Ucraina, ha elogiato il lavoro delle ambasciate tifosi: "Ogni giorno siamo in contatto con i rappresentanti delle ambasciate, quindi sappiamo bene come è la loro vita quotidiana. L'atteggiamento degli ucraini verso i tifosi venuti dall'estero è incredibile. Sono molto contento che i miei connazionali si siano dimostrati così aperti nei confronti del mondo".

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