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Dichiarazione UEFA su FC Sion/Olympique des Alpes

Comitato Esecutivo

Il Comitato Esecutivo UEFA si è riunito in seduta straordinaria per discutere del caso FC Sion/OLA contro UEFA e ha deliberato all'unanimità di attendere la decisione del Tribunale d'Arbitrato dello Sport.

Il Comitato Esecutivo UEFA si è riunito
Il Comitato Esecutivo UEFA si è riunito ©Sportsfile

Il Comitato Esecutivo UEFA si è riunito ieri in seduta straordinaria per discutere le conseguenze del pronunciamento del Tribunale Cantonale di Vaud emesso mercoledì scorso circa le misure provvisorie riguardo al caso FC Sion/OLA contro UEFA.

Il presidente della UEFA, Michel Platini, e il segretario generale della UEFA, Gianni Infantino, non hanno partecipato all'incontro, al pari di Peter Gilliéron, membro del Comitato Esecutivo UEFA e presidente della federcalcio elvetica (SFV-ASF).

Il Comitato Esecutivo UEFA ha dichiarato all'unanimità che il Tribunale Cantonale non aveva autorità per reintegrare l'FC Sion/Olympique des Alpes (OLA), essendo questa una prerogativa esclusiva degli organi disciplinari della UEFA, che secondo statuto agiscono in modo indipendente e senza influenza dell'amministrazione UEFA né del Comitato Esecutivo UEFA.

Come si rileva dai due pronunciamenti degli organi disciplinari UEFA su questo caso, il Comitato Esecutivo UEFA ha deliberato all'unanimità di attendere la decisione del Tribunale d'Arbitrato dello Sport (TAS) sul merito del caso.

Inoltre, la UEFA ha ribadito con forza il suo rispetto della legge, al quale deve corrispondere quello della legge nazionale nei confronti dei suoi apparati disciplinari, che sono una prerogativa dello sport, compreso quello per il ruolo del TAS di Losanna, la cui indipendenza è stata riconosciuta dal Tribunale Federale della Svizzera. Nella fattispecie, la UEFA è costituzionalmente impossibilitata ad attenersi alla lettera delle misure provvisorie assunte dal tribunale civile.

La UEFA ha rimarcato che il Tribunale Cantonale di Vaud riconosce la competenza del TAS per decidere sul caso, e ha concesso 60 giorni all'FC Sion/OLA per avviare le procedure in tal senso.

Al fine di risolvere la vicenda nell'interesse generale del torneo, la UEFA ha presentato richiesta al TAS il 26 settembre affinché si pronunci sul caso, richiedendo una procedura accelerata. La UEFA si auspica vivamente che anche l'FC Sion/OLA faccia il massimo per ottenere una decisione rapida davanti al TAS. A condizione che agisca in tal senso, il TAS è perfettamente in grado di assumere una decisione in tempo, permettendo a tutti di rispettare sia la legge sportiva che quella civile. Se il TAS dovesse decidere di reintegrare l'FC Sion/OLA, la UEFA seguirà immediatamente il pronunciamento, come consentito dallo Statuto.

Gli statuti FIFA e UEFA, nonché le Regole del Gioco, sono pubbliche e ben note a tutti. In particolare, il Regolamento della UEFA Europa League è approvato, pubblicato e disponibile a tutti ben prima dell'inizio del torneo. Tutti i club partecipanti alla UEFA Europa League sottoscrivono il sopra citato regolamento, e migliaia di club hanno accettato e applicato le suddette regole, che spiegano e specificano i vari organi disciplinari in grado di giudicare e dirimere questioni che dovessero insorgere da partite.

Anche l'FC Sion/OLA ha accettato quelle regole, regole che riconoscono il TAS come l'unico e decisivo organo per l'arbitrato per quanto riguarda questioni disciplinari in UEFA Europa League. Il TAS è accessibile, mentre non lo è la giustizia civile svizzera, a tutti gli avversari dell'FC Sion/OLA in UEFA Europa League. E' quindi una garanzia sul fatto che tutti i club vengano considerati uguali in campo e fuori e che ricevano lo stesso trattamento nel rispetto delle regole.

Questo principio di equità è di primaria importanza nello sport ed è sostenuto all'unanimità dalla comunità sportiva e da tutti i partecipanti alla competizione. A tempo debito la UEFA ha preso nota della richiesta della FIFA affinché i suoi regolamenti vengano rispettati dalle federazioni nazionali e adesso aspetta le conseguenze.

La UEFA insiste sul fatto che il giudizio sul merito del caso sia la soluzione migliore per il rispetto dell'integrità della UEFA Europa League e dei suoi partecipanti.

E' una strada aperta a tutti, si applicano a tutti le stesse regole in modo imparziale e alla fine viene assegnata a una vittoria ottenuta sul campo nel rispetto delle regole, il suo giusto valore.

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