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Conte punta sul dodicesimo uomo

Per guadagnarsi la finale di UEFA Europa League allo Juventus Stadium, la Juventus avrà bisogno dell'appoggio della sua gente nella sfida contro il Benfica: "I tifosi ci sosterranno e scenderanno in campo assieme a noi".

UEFA Europa League: la vigilia ©AFP/Getty Images

L'appoggio dello Juventus Stadium può valere il lasciapassare per... lo Juventus Stadium. Il tecnico bianconero Antonio Conte è convinto che il sostegno dei tifosi potrebbe risultare decisivo per piegare l'SL Benfica nella semifinale di ritorno di UEFA Europa League e staccare così il biglietto per la finalissima del 14 maggio, che si disputerà proprio nell'impianto di casa della Vecchia Signora.

La sconfitta 2-1 subita a Lisbona all'andata è ampiamente rimediabile, considerato anche l'ottimo rendimento interno dei Bianconeri, ma Conte sa bene che potrebbero essere i dettagli a fare la differenza e ha chiesto alla squadra massima attenzione: "Dovremo essere bravi a interpretare la partita, soprattutto alla luce del risultato dell'andata. Credo che non meritassimo di perdere, ma ora abbiamo a disposizione il ritorno per rimediare".

"Sappiamo quello che dobbiamo fare, ma dovremo fare attenzione alle ripartenze del Benfica - ha poi aggiunto il tecnico bianconero -. Affronteremo una squadra forte, quindi dovremo essere bravi ad attaccare a ancora più bravi a non subire il contropiede avversario. In ogni caso, sono molto fiducioso perché alle spalle avremo lo Juventus Stadium che ci sosterrà e scenderà in campo insieme a noi".

E a chi suggerisce che la Juventus potrebbe avvertire un pizzico di apprensione di troppo considerando l'importanza della partita e il fatto che i Bianconeri non centrano una finale continentale dal 2003, Conte replica così: "Noi non conosciamo la paura, è un termine che non fa parte del nostro vocabolario. Certo, rispettiamo gli avversari, ma qui la paura non esiste. Questo è un momento esaltante e vogliamo viverlo con entusiasmo insieme ai nostri tifosi, che lo meritano per come ci hanno sempre sostenuti".

Capitolo formazione: in avanti dovrebbe essere confermatissima la coppia Carlos Tévez-Fernando Llorente, ma i dubbi sono tutti legati al centrocampo e all'impiego di Arturo Vidal. Il capocannoniere bianconero in Europa non è in perfette condizioni fisiche, ma Conte non chiude la porta a un suo eventuale utilizzo: "Arturo si è allenato e come avevo già detto stiamo facendo di tutto per recuperarlo. Per sapere se giocherà o andrà in panchina, però, dovrete aspettare domani".

In casa Benfica a parte Sílvio (frattura alla gamba) e Lujbomir Fejsa (noie muscolari), l'unico assente sarà lo squalificato André Gomes. Convocato anche Eduardo Salvio, appena dieci giorni dopo che la sua stagione era stata data per finita a causa di una frattura all'avambraccio. L'ala argentina potrebbe giocare con una protezione, anche se sembra più probabile la panchina.

"La cosa più importante è concentrarsi sulla partita – ha dichiarato alla vigilia il tecnico Juan Jesus -.  Se giocheremo o meno all'attacco cercando di segnare, dipenderà da come evolverà la partita e non solo dalla nostra strategia. Sappiamo che sarà una partita difficile; abbiamo il vantaggio di aver vinto la gara di andata, ma dobbiamo restiamo fedeli alla filosofia del Benfica. Ci troveremo davanti una grande Juventus, ma noi non cambieremo il nostro modo di giocare".

Jesus ha indicato Claudio Marchisio e Arturo Vidal come "i giocatori che possono fare la differenza" per la Juve". "pensiamo di dover segnare e che la qualificazione verrà decisa proprio da questo – ha spiegato il tecnico lusitano -. Abbiamo giocatori molto forti tecnicamente e quindi credo che giocheremo una partita votata all'attacco. Ma la Juve sa che siamo forti davanti e inoltre adotta uno stile di gioco che non si usa in Portogallo. Quindi dovremo cercare di capire come fermarli".

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