UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Fletcher torna a tutto campo

Il centrocampista del Manchester ha svelato a Champions Matchday di avere bisogno di "minuti e gol" per tornare quello di prima dopo aver superato una patologia intestinale.

Darren Fletcher
Darren Fletcher ©Getty Images

Quando, nel dicembre 2011, il Manchester United FC annunciò che Darren Flatcher si sarebbe allontanato dal calcio per un periodo indeterminato a seguito di una patologia intestinale, furono in molti a pensare a un addio definitivo da parte del capitano della Scozia.

Proprio per questo, il sospiro di sollievo fu palese quando Fletcher subentrò a Paul Scholes nella sfida della Giornata 1 contro il Galatasaray AŞ all'Old Trafford. "E' una patologia cronica che mi accompagnerà per il resto della vita - ha spiegato il giocatore in merito alla sua malattia -. Ogni giorno è una nuova battaglia per me. Devo prestare attenzione alla dieta e prendere costantemente dei medicinali, altrimenti il problema potrebbe ripresentarsi".

Il ritorno di Fletcher casca a pennello per lo United, che può contare su numerosi giocatori di fantasia come Shinji Kagawa, Tom Cleverley e Ryan Giggs, ma manca al momento di un'organizzatore di centrocampo alla Roy Keane. E un Fletcher tirato a lucido potrebbe essere l'uomo giusto.

Il nazionale scozzese milita nei Red Devils da quando aveva 11 anni ed è un professionista ammirevole (una mezza pinta di sidro è l'unica quantità di alcol consumata in tutta la vita). Per questo, Sir Alex Ferguson punta forte su di lui. Oggi 28enne, Fletcher ha esordito con lo United nel 2003, ma è solo nel 2008/09 che è salito definitivamente alla ribalta collezionando 42 gare da titolare. Da allora la sua importanza all'interno della squadra è salita esponenzialmente, fino a farlo diventare u  punto fermo.

"Penso di poter migliorare ancora a livello di atteggiamento - ha spiegato -. So di essere un buon punto di appoggio per i compagni, ma voglio dimostrare di poter essere decisivo anche con gli inserimenti, gli assist e i gol. Credo che potrei diventare un giocatore a tutto campo e non limitarmi a pensare a come strappare il pallone agli avversari".

Fletcher da ragazzo era un grande ammiratore di Fernando Redondo, di cui ricorda bene le magistrali prestazioni offerte con l'Argentina alla Coppa del Mondo FIFA 1994. Un modello difficile da raggiungere, ma l'eleganza di Redondo nella fase difensiva, unita al suo inimitabile fiuto per l'inserimento, catturarono l'attenzione del giovane Fletcher. 

Un'altra caratteristica fondamentale di Fletcher è il temperamento. Il centrocampista ha spiegato di "sentire" le partite quando si avvicina il momento di scendere in campo, ma non nel senso di avvertire la tensione, quando piuttosto l'eccitazione del campo. Orgoglioso del fatto "di non essersi mai fatto mettere in ginocchio" da nessun avversario in una gara di cartello, Fletcher ha tuttavia mancato l'appuntamento forse più importante della sua carriera.

Una squalifica, infatti, gli ha impedito di disputare la finale di UEFA Champions League 2009, persa dallo United contro l'FC Barcelona, e il suo problema di salute ha fatto lo stesso due anni dopo, quando i Red Devils si sono inchinati alla medesima avversaria. Che fosse Fletcher l'ingrediente mancante? Se tornerà alla condizione ideale, potremmos coprirlo presto.

Scelti per te