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Petković vuole la vera Lazio

Dopo lo 0-0 di Londra contro il Tottenham, i Biancocelesti inseguono i tre punti all'Olimpico contro il Maribor, in vetta al Gruppo J. Il tecnico: "Non sarà una partita facile, ma siamo la Lazio e dobbiamo farci valere".

Petković vuole la vera Lazio
Petković vuole la vera Lazio ©Getty Images

Obiettivo tre punti. Per cambiare marcia in UEFA Europa League, per dare continuità dopo aver ritrovato la vittoria contro l’AC Siena. Dopo l’ottimo pareggio a Londra contro il Tottenham Hotspur FC, nella seconda giornata del Gruppo J la S.S. Lazio affronta all’Olimpico i campioni di Slovenia dell’NK Maribor: “Non sarà una partita facile”, avverte Vladimir Petković, “ma noi siamo la Lazio e dobbiamo farci valere”.

La squadra di Darko Milanič guarda tutti dall’alto in basso nel girone, grazie al 3-0 inflitto in casa al Panathinaikos FC due settimane fa, ed è in testa imbattuta nel suo campionato, con dieci vittorie e due pareggi in dodici partite. Il Maribor rievoca però dolci ricordi alla Lazio, che nella UEFA Champions League 1999/00 si impose 4-0 sia in casa sia in trasferta contro la formazione all’epoca allenata Bojan Prašnikar; in generale i Biancocelesti hanno un bilancio complessivo di quattro vittorie su quattro contro le squadre slovene.

“Sono anni che il Maribor fa bene in patria”, ricorda Petković nella conferenza stampa della vigilia, “E’ primo in campionato e non dobbiamo sottovalutarlo, faremo un’analisi video con la squadra: ma con tutto il rispetto, noi siamo la Lazio e dobbiamo farci valere in casa”. Il fattore stanchezza potrebbe avere il suo peso. “E’ normale, subiamo un po’ tutte queste partite”, ammette il tecnico, “Ma non siamo gli unici, occorre il carattere per superare questi momento nei quali c’è meno brillantezza”.

La UEFA Europa League occupa un posto molto alto nelle priorità del 49enne di Sarajevo, che infatti finora ha attuato con grande moderazione il turn-over. “Si deve giocare allo stesso modo in campionato e in Europa, sarebbe stupido non considerare un traguardo raggiunto la stagione precedente”, l’opinione di ‘Vlado’, “A me interessa che i giocatori che giocano meno di altri abbiano voglia di rovesciare le gerarchie”.

Qualche indicazione sulla formazione anti-Maribor però arriva dalla conferenza stampa pre-gara. Il nuovo acquisto Ederson, che contro il Siena ha realizzato la prima rete con la maglia della Lazio, potrebbe essere in campo anche giovedì, così come Michaël Ciani (“[Ştefan] Radu è fuori, [Marius] Stankevičius non è pronto, quindi è probabile”, ammette il tecnico”). E a chi gli chiede se Miroslav Klose è fondamentale, Petković risponde: “Conta più la squadra dei singoli, [Miroslav] è stato supportato spesso dalla squadra che ha più valore del singolo giocatore”.

Non sarà poi solo l’aspetto tecnico a determinare il futuro della Lazio, in campionato e in Europa. “La testa conta moltissimo, gli altri valori dipendono da questo: tutte le altre caratteristiche devono essere supportate dalla testa”, avvisa l’allenatore bosniaco, “In ogni partita per 90 minuti ci sono momenti di difficoltà provocati dall’avversario, ma anche da noi stessi. Siamo un po’ calati a un certo punto per quanto riguarda i risultati (due sconfitte consecutive, contro Genoa CFC e SSC Napoli, ndr) ma per fortuna abbiamo subito ripreso la marcia. Dobbiamo avere tanta fame e dimostrarlo sul campo”.

Antonio Candreva, tra i più positivi di questo inizio, è sicuro che la Lazio si farà trovare pronta all’esame Maribor. “Abbiamo fatto un sacrificio enorme per entrare in Europa”, ricorda il centrocampista, “Loro non hanno mai perso in campionato, sarà una gara dura ma ci faremo trovare pronti. Siamo partiti con il piede giusto e vogliamo continuare a fare bene, così come fatto a Londra”.

A livello personale, poi, c’è un traguardo colorato d’Azzurro – con la A rigorosamente maiuscola – da tagliare. “Ci spero sempre in una convocazione, è una maglia importante, che pesa.”, ammette Candreva, “Ma per me conta prima fare bene con la Lazio, devo ancora migliorare tanto, serve continuità per arrivare in nazionale. A livello personale mi sento più maturo, sono contento del ruolo che sto ricoprendo, mi piace molto: speriamo di continuare così”.

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