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Mourinho e l'identità ritrovata

Mentre il tecnico portoghese è felice che il Real Madrid abbia "ritrovato il suo DNA", Roberto Mancini rimpiange l'occasione gettata al vento dal City.

José Mourinho esulta dopo il gol del 3-2
José Mourinho esulta dopo il gol del 3-2 ©Getty Images

José Mourinho, allenatore Real Madrid
È una bella vittoria perché la squadra ha ritrovato il suo DNA. Il Real Madrid può perdere, Mourinho può perdere, una sconfitta stasera ci stava e sarei anche stato orgoglioso, ma non possiamo perdere come contro il Siviglia o il Getafe. Sono contento perché abbiamo ritrovato la nostra identità. I ragazzi hanno dimostrato che, se vogliono essere professionisti e rispettare la storia del Real Madrid, possono riuscirci. Non solo contro una squadra come il City, ma in ogni partita. Se alleno una piccola squadra, è probabile che perda di più, ma da allenatore del Real non posso accettarlo. È una grande vittoria contro una grande squadra. Non meritavamo di faticare così tanto, dovevamo vincere molto prima.

No, non provo compassione per il City. È il calcio e abbiamo meritato di vincere. Se pensassi che non avremmo dovuto vincere, forse ne proverei, ma abbiamo giocato meglio fin dal primo minuto e meritavamo assolutamente.

Roberto Mancini, tecnico Manchester City
Siamo amareggiati. Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, ma nel secondo sì e quando vai sul 2-1 devi stare più attento. Non dobbiamo difendere così. Quando eravamo in vantaggio dovevamo restare alti, come abbiamo fatto per tutta la ripresa.

Non possiamo dire sempre che ci manca l'esperienza, abbiamo diversi nazionali che giocano tante partite. Sono contento del secondo tempo e di come siamo cresciuti, ma abbiamo perso punti e quindi non siamo soddisfatti.

Penso che le altre squadre perderanno qui. Mancano cinque partite e sarà importante vincere la prossima in casa contro il Borussia. Sarà difficile, perché è una grande squadra, ma quest'anno vogliamo andare avanti.

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