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Simeone torna all'Olimpico

Sfida da amarcord per il neo tecnico dell'Atletico Madrid, impegnato giovedì nell'andata dei sedicesimi di Europa League contro la Lazio, sua ex squadra, di cui conserva ottimi ricordi.

Simeone torna all'Olimpico
Simeone torna all'Olimpico ©UEFA.com

Diego Simeone si prepara a una trasferta speciale in vista della sua prima partita europea da allenatore. Il neo tecnico del Club Atlético de Madrid sarà impegnato giovedì con la sua squadra allo Stadio Olimpico di Roma.

Simeone ha trascorso quattro stagioni all'S.S. Lazio, vincendo un double con cui ha bissato quello ottenuto in Spagna con l'Atlético nel 1995/96. Inoltre, ha vinto la Coppa UEFA 1997/98 con l'FC Internazionale Milano. Tuttavia, Simeone, 41 anni, al fianco dei titoli in bacheca, annovera, tra i ricordi più belli, l'accoglienza del pubblico biancoceleste al rientro da un lungo infortunio. Non ci sarà tuttavia spazio per i sentimentalismi in vista del confronto tra Atlético e Lazio che vale un posto negli ottavi di finale di UEFA Europa League.

UEFA.com: Quali ricordi conserva della sua permanenza alla Lazio?  

Diego Simeone: Ricordi bellissimi. Siamo riusciti a vincere il secondo scudetto nella storia della Lazio. Oggi è una buona squadra, con un tecnico [Edi Reja] che sta lavorando bene da anni e che conosce bene sia la città che il club. Sarà un turno molto difficile, contro un avversario che sta facendo bene sia in coppa che in campionato.

UEFA.com: Come crede che sarà accolto all'andata, il 16 febbraio?

Simeone: Esiste un forte vincolo tra me e i tifosi laziali. Ho trascorso quattro stagioni alla Lazio e in una [2001/02] ho avuto problemi con un infortunio al ginocchio. Non dimenticherò mai l'accoglienza al rientro in campo. È stato incredibile. È stato un momento molto emozionante, pari alla conquista del titolo, di cui sarò sempre grato. Sarà bello tornarci, anche se ci andiamo per ottenere un buon risultato con l'Atlético.

UEFA.com: Quali sono le possibilità dell'Atlético di andare fino in fondo nel torneo?

Simeone: L'Atlético è storicamente una squadra che fa bene nelle coppe, che si esalta nei doppi confronti. Ha una mentalità forte e trae ispirazione da questi tornei. Speriamo di bissare il successo del 2010, anche se l'Europa League sta diventando sempre più difficile per la presenza di grandi squadre.

UEFA.com: Com'è stato arrivare alla guida dell'Atlético a dicembre, al posto di Gregorio Manzano, con la squadra al 13esimo posto?

Simeone: È stato un sogno. L'offerta è arrivata inaspettatamente. Nella vita le cose di solito accadono quando meno te le aspetti. Non potevo che dire 'sì'. Sotto il profilo calcistico, la situazione non era ideale, ma alla luce degli obiettivi, del tempo e della squadra a disposizione, ho creduto che potevamo invertire la tendenza. I giocatori hanno dato subito risposte convincenti. Esistono delle attese, e confidiamo di poterle rispettare.

UEFA.com: Cosa porta all'Atlético dopo quasi cinque anni trascorsi ad allenare in Argentina (e sei mesi al Calcio Catania)?

Simeone: Sono piuttosto testardo. Non c'è calciatore o squadra in Argentina che in cuor suo non pensi di poter battere il Barcellona. Questo spirito è un valore aggiunto che va trasmesso. Il miglior modo per raggiungere i propri obiettivi è non guardare troppo lontano, ma migliorare tutti insieme, allenatore e giocatori.

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