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La FAI espone i risultati del gruppo di studio

Schema Gruppi di Studio

La federcalcio irlandese ha organizzato un seminario a Dublino per aggiornare i club locali e i responsabili del calcio di base sui nuovi metodi di allenamento appresi durante una visita del Programma Gruppo di Studio UEFA.

La FAI parla dei campi ridotti per i bambini
La FAI parla dei campi ridotti per i bambini ©FAI

Il Programma Gruppo di Studio UEFA sortisce effetti positivi, e la  Repubblica d’Irlanda li ha esposti tempestivamente. La federcalcio irlandese (FAI) ha organizzato un seminario divulgativo a Dublino con i responsabili del calcio di base e i club locali per condividere le informazioni acquisite nel corso di una visita in Svizzera.

I rappresentanti della FAI hanno partecipato insieme ai dirigenti della federazione elvetica (SFV-ASF), danese (DBU) e azera (AFFA) a un incontro svoltosi a Berna all’inizio di maggio, nel corso del quale è stata mostrata la variante, a carattere non competitivo, del calcio a ranghi ridotti che la SFV-ASF ha adottato per le categorie Under 7, e che ha destato l’ammirazione della FAI.

Una seduta pratica sulla base del modello elvetico, con partite di calcio a 5 su campi di gioco concepiti per consentire un numero maggiori di tocchi di palla, è stata al centro della riunione organizzata il 6 giugno dalla FAI. Sei club dell’area di Dublino sono stati invitati al seminario per offrire una dimostrazione pratica, alla quale hanno assistito tecnici e oltre 200 spettatori, nonché il coordinatore nazionale per lo sviluppo dei club FAI, Paul Martyn.

"E’ un sistema che cercheremo di attuare – ha dichiarato Shay L'Estrange del Lourdes Celtic AFC, nel cui impianto Sundrive Park si è svolto l’evento -. Il carattere non competitivo, i tocchi in più del pallone e il campo ridotto sono tutti fattori che ci permetteranno di migliorare le qualità tecniche dei giocatori”.

Nel corso della giornata si sono svolte partite da 12 minuti, con la rotazione ogni quarto d’ora dei giocatori. Le partite si sono giocate senza arbitri; inoltre, agli allenatori è stato chiesto di non dare indicazioni durante le partite e ai genitori di incoraggiare soltanto i bambini e di applaudire le belle giocate. Inoltre, sono state predisposte due aree tecniche visitate una volta da ciascuna squadra.

"E’ un ottimo sistema: una volta attuato, contribuirà a migliorare l’abilità tecnica dei nostri giocatori – ha dichiarato Mark Connors dei Liffey Valley Rangers -. Sorprendente il numero di volte che ciascun giocatore ha toccato la palla in 12 minuti. Ai giocatori del Liffey Valley è piaciuto molto e lo introdurremo in un futuro prossimo. Positivo anche il fatto che allenatori e genitori non potessero interferire con il gioco dei bambini”.

Un altro tecnico presente, Paul Webb del Crumlin United, ha dichiarato: "Non sforniamo abbastanza giocatori in grado di controllare la palla con sicurezza con entrambi i piedi. E la colpa è nostra, non certo dei bambini. Sentiamo dire spesso che i giocatori delle migliori nazioni calcistiche hanno un talento innato, ma non è così”.

"Gli viene semplicemente insegnato che la palla è l’elemento più importante sul campo e che devono imparare a padroneggiarla con entrambi i piedi. La scorsa settimana abbiamo mosso il primo passo verso la soluzione di questo problema, permettendo ai giocatori di restare più tempo su campi di dimensioni ridotte e nelle aree tecniche per affinare le proprie doti”.

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