UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Francia affondata dalla rimonta jugoslava

La partita inagurale del primo Campionato Europeo UEFA ha regalato grandi emozioni gol ed è tuttora quella con il più alto numero di gol realizzati nella competizione.

Just Fontaine
Just Fontaine ©Getty Images

Francia - Jugoslavia 4-5
(Vincent 12', Heutte 43' 62', Wisniekski 53'; Galić 11', Zanetić 55', Knež 75', Jerković 78' 79')
Semifinali
Parigi, 6 luglio 1960

Quando i 26.300 spettatori sono entrati al Parco dei Principi per la partita inaugurale del primo Campionato europeo UEFA, non sapevano certamente a quale incontro avrebbero assistito. Dopo 90 minuti di straordinaria intensità, anche il più pessimista dei tifosi avrebbe preannunciato uno splendido futuro per la competizione.

La partita faceva presagire un alto numero di gol: la Francia aveva infatti raggiunto la fase finale con un 9-4 complessivo contro l'Austria, mentre la Jugoslavia aveva eliminato il Portogallo con un 6-3. Ma era niente rispetto a quanto sarebbe successo verso la fine dell'intervallo. Con le squadre bloccate sull'1-1 (rete di Galić all'11' e pareggio di Jean Vincent dopo 60 secondi), François Heutte portava in vantaggio i padroni di casa: era la scintilla che dava inizio a tutto.

Nei primi minuti della ripresa, la Francia, priva di Raymond Kopa e Just Fontaine per un infortunio e un ritiro temporaneo, si portava sul 3-1 con Maryan Wisnieski, ma Ante Žanetić accorciava immediatamente. I padroni di casa si portavano sul 4-2 con Heutte, ma la Jugoslavia non mollava e dava inizio a una miracolosa rimonta.

A un quarto d'ora dalla fine, Tomislav Knež trovava un varco nella difesa francese e siglava il 4-3. Gli uomini di Albert Batteux provavano a riacquistare lucidità, ma finivano per soccombere 5-4 con due reti di Dražan Jerković in un minuto. La partita resta tuttora quella con il più alto numero di gol nella composizione.

Cosa è successo dopo?
La Jugoslavia affrontava l'Unione Sovietica in finale e sbloccava le marcature nuovamente con Milan Galić. Dopo il pareggio di Slava Metreveli, e grazie alle prodezze dell'imbattibile Lev Yashin, la squadra di Ljubomir Lovrić riusciva a imporre la propria superiorità con una rete di Victor Ponedelnik a sette minuti dalla fine dei tempi supplementari. 24 ore prima, una Francia demoralizzata perdeva 2-0 contro la Cecoslovacchia nella finale per il terzo posto.