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Capitani del Cambiamento

Il Presidente della UEFA Michel Platini ha spiegato che il nuovo programma ‘Captains of Change’ è in grado di “garantire le stesse possibilità a tutte le minoranze nel calcio”.

Capitani del Cambiamento
Capitani del Cambiamento ©UEFA.com

La UEFA sta lanciando un progetto innovativo che mira a favorire e promuovere le diversità nella gestione del calcio in Europa. Una prospettiva diversa in grado di portare nuova linfa e una spinta positiva a questo aspetto cruciale del gioco.

Il programma ‘Captains of Change’ (Capitani del Cambiamento) è stato sviluppato per garantire un ambiente sempre più senza barriere all’interno del calcio europeo. Questo progetto è aperto a tutti coloro che lavorano per le federazioni nazionali nonché alle organizzazioni partner della UEFA. Il programma ha il pieno supporto sia della UEFA Top Management che degli organi di governo del calcio europeo, in modo da garantire i finanziamenti necessari per i progetti lanciati in questa occasione.

La UEFA garantisce il proprio impegno per fornire le linee guida alle federazioni. Tale influenza mira a rendere accessibile il mondo del calcio a tutti i livelli a persone di origine e formazione differente. L’iniziativa ‘Captains of Change’ rappresenta un nuovo esaltante inizio, con tante persone invitate a partecipare, nonché a mostrare l’importanza delle qualità di leadership e responsabilità di un 'Capitano', al fine di produrre un reale cambiamento nel mondo del calcio.

“Il programma ‘Captains of Change’ è stato creato per garantire le stesse possibilità a tutte le minoranze nel calcio”, ha spiegato il presidente UEFA Michel Platini. “Ritengo che siamo uno sport diversificato sul campo, tuttavia dobbiamo fare molto di più per estendere questa prospettiva anche a livello amministrativo e gestionale. Speriamo di vedere una forte partecipazione e tanti progetti in grado di cambiare il panorama attuale. Io sono impegnato al 100% in questo nuovo programma inaugurato dalla UEFA, e sono certo che possa fare davvero la differenza”.

Il programma è stato impostato con la consapevolezza che la diversità sia ben gestita nel campo ma un pò meno a livello organizzativo. Gli studi hanno dimostrato che la diversità sul posto di lavoro, può avere effetti positivi su risultati e prestazioni. La campagna virale ‘Respect’ della UEFA, incoraggia il rispetto nel calcio, ma mai nessuna propaganda fino a ora è stata fatta sulla promozione della diversità a livello della gestione degli organismi calcistici.

Coloro che verranno investiti della carica di Captain of Change, saranno formati su come attuare il progetto, e impareranno a modellare positivamente la cultura calcistica a favore dell’integrazione di tutte le minoranze, a prescindere da etnia, religione, disabilità, genere o orientamento sessuale. I capitani lavoreranno in iniziative a livello nazionale e locale, per promuovere la diversità nelle rispettive federazioni.

Ogni partecipante che aspiri a diventare un 'Capitano del Cambiamento', sarà accettato sulla base di un progetto che spieghi le modalità di azione per promuovere la diversità all’interno della propria federazione. I capitani verranno scelti tra i candidati delle 54 federazioni affiliate alla UEFA nonché tra i partner che operano con le minoranze nel calcio. I candidati devono avere il pieno sostegno della propria federazione prima di presentare la candidatura. Un comitato direttivo validerà ogni progetto e ne gestirà la formazione, la crescita e il percorso durante il programma della durata di un anno.

Un massimo di 18 partecipanti sarà coinvolto nella prima edizione del programma. A ognuno sarà richiesto di sviluppare e attuare un progetto sulla diversità. Ecco le cinque aree tematiche identificate: disabilità, genere, religione e etnia, orientamento sessuale, diversità in senso ampio.

Per la prima edizione, i partecipanti saranno scelti nel mese di ottobre e inizieranno il corso di formazione a gennaio. I loro progetti saranno costantemente monitorati, mentre il controllo successivo avrà luogo la prossima primavera. L’inaugurazione vera e propria sarà in seguito. Durante la costruzione del progetto, il dialogo avverrà tra partecipanti, responsabile del comparto/CEO o segretario generale, un rappresentante UEFA e un membro della squadra che si occupa del programma.

Il programma avrà un proprio sito internet dove tutti i progetti sulla diversità, informazioni e strumenti utili saranno pubblicati. L’obiettivo del sito è quello di diventare una piattaforma aperta e accessibile anche al pubblico, oltre che ai protagonisti del mondo del calcio a tutti i livelli. Un vero e proprio punto di riferimento per quel che riguarda la tematica della diversità nel calcio europeo.

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