Riconoscere, resistere e denunciare
mercoledì 30 gennaio 2013
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Agli arbitri europei, riuniti a Roma per il corso invernale, è stato rivolto un appello a dare il proprio contributo nella lotta a stanare chi combina le partite, aiutando la UEFA nella sua lotta senza quartiere contro tali pratiche.
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La UEFA ha lanciato un monito contro i pericoli e i rischi derivanti dal calcio-scommesse attraverso l'appello lanciato ai migliori arbitri europei a stanare chi imbroglia e, di conseguenza, mette a rischio la salute del calcio.
Gli ufficiali di gara presenti al corso arbitrale UEFA che si svolge a Roma hanno assistito a una presentazione che ha illustrato la politica di tolleranza zero dell'organo di governo europeo nei confronti delle gare 'aggiustate' e della corruzione. Ai direttori di gara è stato chiesto di denunciare qualsiasi approccio nei loro confronti teso a coinvolgerli in pratiche definite un “cancro” del calcio.
"Aggiustare le partite significa imbrogliare al fine di perdere – ha spiegato Graham Peaker, coordinatore dell'intelligence UEFA, alla platea -. Il calcio deve fronteggiare il problema di persone disposte a perdere di proposito una partita”.
"La UEFA deve tutelare il calcio. L'integrità del nostro sport è a rischio. Tutte le partite di calcio devono essere giocate secondo valori di lealtà e rispetto, con il risultato in discussione fino al fischio finale. Coloro i quali 'aggiustano' le partite non comprendono questo concetto. Il loro unico fine è il guadagno economico. Sono persone pericolose, in grado di trarre enormi profitti da queste pratiche”.
Peaker ha spiegato le modalità con cui la UEFA sta combattendo le scommesse illecite e la corruzione. Il sistema UEFA di individuazione di scommesse illecite opera un monitoraggio su 30.000 partite nazionali, di prima e seconda divisione, nonché su 1800 partite UEFA all'anno. La UEFA si avvale di ufficiali con competenze specifiche che vengono impiegati in tutte le federazioni nazionali, che lottano contro tali pratiche a livello nazionale e sono in contatto con la UEFA quando sorge un caso riguardante le partite del proprio campionato nazionale o proprie squadre che partecipano alle competizioni UEFA”.
La UEFA sta creando una vasta banca dati contenente informazioni riguardanti le partite e dati provenienti da diverse fonti. In questo modo l'organo di governo europeo può collaborare con le forze dell'ordine e con i pubblici ufficiali che indagano sui casi di corruzione di partite. Inoltre, la UEFA sta conducendo una campagna per il riconoscimento della frode sportiva come reato.
"La tolleranza zero è la chiave – ha dichiarato Peaker -. La UEFA punirà chiunque vi sia coinvolto, infliggendo squalifiche a vita. Vogliamo proteggere il calcio. Combinare le partite è una minaccia alla popolarità del calcio, in quanto i tifosi non andranno a vedere una partita combinata”.
Peaker ha chiesto agli ufficiali di gara di ricordare le “tre R”: riconoscere quando viene fatto un approccio, resistere a ogni tentativo di coinvolgimento dicendo 'no', e fare rapporto sull'incidente alla propria federazione nazionale o alla UEFA.
David Elleray, membro della Commissione Arbitrale UEFA, ha rimarcato il concetto nella sua presentazione durante il corso a Roma, ricordando che i nuovi arbitri europei, freschi di inserimento nelle liste FIFA, sono gli ambasciatori non soltanto della UEFA e della FIFA, ma anche del calcio. "La vostra integrità non va mai messa in discussione. Gli ambasciatori non tollerano nulla che sia disonesto, corrotto, non etico o anche soltanto dubbio”.