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Il profumo del successo

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Il calcio slovacco sta creando la propria storia moderna da quando la Cecoslovacchia si è divisa tra Slovacchia e Repubblica Ceca nel 1993.

La Slovacchia festeggia la qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA 2010
La Slovacchia festeggia la qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA 2010 ©AFP

Il calcio slovacco sta cercando di affermarsi e di trovare una propria identità dal 1993, anno della separazione della Cecoslovacchia fra Repubblica Ceca e Slovacchia. Anche se la Slovacchia sta cercando una nuova identità calcistica, non bisogna dimenticare che la Federcalcio slovacca (Slovensky Futbalovy Zväz – SFS) è stata formata nel 1938, e nemmeno che tra il 1939 e il 1945 si è giocato un campionato slovacco indipendente.

Quando i due paesi ne formavano uno solo, erano molti gli slovacchi ad iscrivere il proprio nome nella storia del calcio cecoslovacco. Fra questi ricordiamo Ivan Chodák, che oggi dà il nome ad un premio Fair Play slovacco, e Ladislav Kubala, uno dei grandi nomi nella storia dell’FC Barcelona.

Un altro slovacco, Josef Vengloš, aiutava il Ct Václav Ježek a far vincere alla Cecoslovacchia gli Europei 1976, prima di diventare a sua volta Ct della Nazionale e conquistare il terzo posto agli Europei 1980 disputati in Italia. Vengloš ha anche allenato in Portogallo, Inghilterra, Turchia, Scozia e Giappone prima di lavorare, come figura di spicco, nell’ambito di programmi tecnici di UEFA e FIFA.

Ján Popluhár è considerato il migliore slovacco del secolo scorso: il leggendario libero di ŠK Slovan Bratislava e 1. FC Brno è stato scelto tramite un sondaggio come il migliore giocatore di quel periodo. Fra gli altri, ricordiamo Lubomír Moravcik di AS Saint-Etienne, SC Bastia e Celtic FC, e Peter Dubovský di Real Madrid CF e Real Oviedo, scomparso nel 2000 in un incidente in Tailandia.

Nelle qualificazioni EURO e FIFA, la Slovacchia ha sempre avuto la sfortuna di trovare grandi squadre sul proprio cammino. Ha fatto il salto di qualità raggiungendo le finali del Mondiale FIFA 2010. La squadra del Ct Vladimír Weiss ha vinto l'ultima gara di qualificazione decisiva battendo per 1-0 in Polonia e vincendo un girone che conteneva anche Slovenia e Repubblica Ceca. Inserita nel girone di Italia, Paraguay e Nuova Zelanda in Sudafrica, la Slovacchia si è qualificata per gli ottavi di finale grazie al successo 3-2 ottenuto contro gli Azzurri, che ha sancito l'eliminazione dei campioni in carica dal torneo.

Il secondo grande traguardo è stato tagliato nel 2015, quando la squadra guidata dal Ct Ján Kozák ha staccato il biglietto per UEFA EURO 2016, prima partecipazione dopo l'indipendenza. Trascinata da Marek Hamšík, Juraj Kucka e Martin Škrtel, la Slovacchia si è subito rialzata dopo la sconfitta 2-1 subita all'esordio contro il Galles, battendo 2-1 la Russia e pareggiando 0-0 contro l'Inghilterra. Approdata così agli ottavi di finale, è stata eliminata dalla Germania.

Le radici di questi risultati vanno ricercate nel programma di sviluppo del calcio giovanile che ha permesso alla Slovacchia di piazzarsi al quarto posto ai Campionati Europei UEFA Under 21 del 2000, con qualificazione diretta alle Olimpiadi di Sidney. La squadra si è qualificata alle fasi finali Under 21 anche nel 2017, precedendo Olanda e Turchia nel girone di qualificazione.

La qualificazione alla Coppa del Mondo 2014 ha inoltre vendicato le precedenti delusioni. Con Jozef Adamec in panchina, la Slovacchia di Peter Babnic, Vladimír Janocko, Jozef Valachovic, Juraj Bucek, Vladimír Labant e Vratislav Greško nel 2002 si era piazzata al terzo posto nel girone di qualificazione dietro Svezia e Turchia. ANelle qualificazioni a UEFA EURO 2004 erano invece state Inghilterra e Turchia a precederla. Il Ct Dušan Galis ha fatto meglio sulla strada per il Mondiale 2006 in Germania, dato che la Slovacchia è finita seconda nel proprio raggruppamento dietro al Portogallo, perdendo solo negli spareggi contro la Spagna. Alla fine, però, Weiss ha raccolto i frutti del buon lavoro svolto dopo aver preso il posto di Ján Kocian dopo un infelice tentativo a UEFA EURO 2008.

A livello di club, i campioni del 2009 dello Slovan Bratislava - vincitore della Coppa delle Coppe 1969 grazie al 3-2 sull’FC Barcelona in finale a Basilea -, l'FC Spartak Trnava, l'MŠK Žilina e l'ora scomparso AŠK Inter Bratislava sono ormai vecchie conoscenze slovacche delle competizioni europee, sperando di rivivere prossimamente alcuni dei grandi momenti vissuti nel passato.