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La Danimarca non sente gli anni

Fondata il 18 maggio del 1889, la DBU è stata la prima federazione calcistica dell’Europa continentale, ma la nazionale è ancora pimpante.

John Jensen alza al cielo il trofeo dopo il successo 2-0 della Danimarca sulla Germania nella finale di EURO '92
John Jensen alza al cielo il trofeo dopo il successo 2-0 della Danimarca sulla Germania nella finale di EURO '92 ©Bob Thomas/Getty Images

Fondata il 18 maggio del 1889, la Dansk Boldspil-Union (DBU) è stata la prima federazione calcistica dell’Europa continentale. In quel momento, però, soltanto uno dei 20 club di Copenaghen era esclusivamente calcisitico, e il primo presidente della DBU, Fia Markmann, proveniva dal mondo del cricket e del tennis.

Il calcio, così come il cricket, era arrivato nel 1847 con i lavorati britannici impegnati nella costruzione della linea ferroviaria. Contrariamente al cricket, che rimase uno sport elitario, il calcio conobbe subito una rapida diffusione popolare. La prima presentazione ad un pubblico di curiosi avvenne nel settembre del 1879 da parte del Københavns Boldclub (KB), che contava già 70 membri. Nel 1881, il KB creò un settore giovanile, e il 16 dicembre del 1883 organizzò la prima partita tra due squadre di club. Il calcio continuò a fare proseliti, sostenuto anche dal partito laburista danese, interessato a questo sport così popolare tra la classe dei lavoratori.

Già nel 1889/1890, la DBU sponsorizzò una competizione che vide la partecipazione di sette club di Copenaghen. Nel 1913 si disputò un torneo nazionale, ma non fu prima del 1929/1930 che si approdò a un campionato vero e proprio con dieci squadre nella massima serie. Nel 1936 fu istituita la seconda divisione, e più tardi, nel 1945, anche la terza. I primi cambiamenti sostanziali furono apportati nel 1958, quando dalla stagione autunno/primavera si passò a quella regolata dal calendario solare, che terminava a novembre, e le tre divisioni furono allargate a 12 squadre. Nel 1992 è partita invece la Superleague danese e si è deciso di tornare alla stagione autunno/primavera. I primi cinque campionati dall’introduzione della nuova formula hanno visto prevalere cinque formazioni diverse, confermando una rinnovata ripartizione delle forze.

La Danimarca aveva nel frattempo conquistato una posizione preminente all’interno del calcio europeo, confermata dalla nomina di Ebbe Schwartz come primo presidente della UEFA nel 1954. Ma in quel momento si trovava nella scomoda posizione di cercare un equilibrio precario tra il professionismo occidentale e il calcio amatoriale dell’est. La Danimarca accettò di convocare in nazionale professionisti che militavano all’estero soltanto nel 1971.

Dopo vent’anni di magre soddisfazioni, fatta eccezione per la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici del 1960, la Danimarca introdusse il semiprofessionismo nel 1978. Soltanto otto club su 48 mantennero lo status di dilettanti, ma fu solo nel 1985 che il Brøndby IF ingaggiò a tempo pieno 20 giocatori, diventando così la prima formazione del paese composta interamente da professionisti.

La qualità del settore giovanile danese trovò riscontro nel 1977, quando Allan Simonsen vinse il Pallone d’Oro. Anche la nazionale iniziò a ritagliarsi uno spazio importante a livello mondiale, culminato con la vittoria nel 1992 del Campionato Europeo UEFA. La Danimarca ha partecipato a undici delle ultime 15 edizioni dei maggiori tornei - inclusi sei EURO consecutivi nel periodo 1984-2004 - ed ha lanciato sulla ribalta mondiale talenti di primissimo piano, tra cui Michael Laudrup votato miglior giocatore del secolo in Danimarca.

Un'altra figura chiave è Morten Olsen. Primo giocatore a raggiungere le 100 presenze in nazionale, nel 1989, è diventato Ct nel 2000. La vittoria contro la Svezia dell'ottobre 2009 che ha portato la Danimarca ai Mondiali FIFA in Sudafrica era la sua 100esima gara da Ct. Primo danese a raggiungere le tre cifre sia da giocatore che da allenatore. Ha guidato i danesi nelle fasi finali di due EURO e di due Mondiali.

Olsson è stato sostituito nel marzo 2016 dal norvegese Åge Hareide, la cui carriera ha incluso parentesi al Manchester City FC e Norwich City FC. Da allenatore, Hareide ha vinto il titolo in Svezia con Helsingborgs IF e Malmö FF, in Norvegia con Rosenborg BK, e in Danimarca con il Brøndby.

La squadra femminile danese ha raggiunto le semifinali di UEFA Women's EURO 2013, e la squadra si è qualificata per UEFA Women's EURO 2017 in Olanda.

Nel 2015, la Danimarca ha raggiunto le semifinali dell'Europeo Under 21 e si è qualificata anche alla fase finale del 2017 sotto il Ct Niels Frederiksen.

La Superliga è stata allargata a 14 squadre per il 2016/17, con la stagione che culmina con un mini-campionati a sei squadre, e le altre otto squadre che competono in una fase finale a due gironi che include la qualificazione in UEFA Europa League, retrocessione diretta e spareggi promozione/retrocessione nella massima divisione/seconda divisione.