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L'importanza di essere leader

Alla prima Conferenza per Allenatori di Nazionali Femminili, conclusa ieri nella sede centrale UEFA a Nyon, si è parlato del ruolo di leader dell'allenatore e del prossimo Mondiale Femminile FIFA.

L'importanza di essere leader
L'importanza di essere leader ©UEFA.com

In occasione della prima Conferenza degli Allenatori di Nazionali Femminili, organizzata dalla UEFA e conclusasi mercoledì presso la sede centrale della UEFA a Nyon, Svizzera, gli argomenti centrali sono stati il ruolo dell’allenatore e la prossima Coppa del Mondo FIFA femminile. I delegati presenti hanno anche espresso le proprie opinioni su vari altri temi.

Leadership
Il direttore tecnico UEFA Andy Roxburgh ha introdotto l’argomento ‘Il ruolo di leader dell’allenatore'. Sottolineando che un allenatore deve essere un tecnico, avere capacità di gestione del gruppo ed essere un leader, Andy Roxburgh si è soffermato sulla terza di queste caratteristiche, analizzando in che modo un allenatore può influenzare positivamente i giocatori, assumere e delegare responsabilità, gestire situazioni di crisi e raggiungere dei risultati. Il direttore tecnico UEFA ha dichiarato: “Ci vuole del talento per allenare dei talenti, e ci vuole talento per gestire dei talenti”, e, attingendo alla sue personale esperienza e a quella di molti altri allenatori, ha preso in esame le diverse qualità necessarie in un leader: energia, responsabilità, ottimismo, capacità di comunicazione, emozioni, coraggio, idee, adattabilità, curiosità e umiltà, e ha poi aggiunto “e spesso la differenza la fanno le capacità di leadership”. 

Coppa del Mondo
L’ex nazionale tedesca Steffi Jones, presidente del comitato organizzatore della Coppa del Mondo Femminile FIFA 2011, in programma nel suo paese, ha aggiornato i presenti sui lavori di preparazione alla fase finale del torneo, oltre che per quelli relativi alla Coppa del Mondo Femminile Under 20 FIFA. Steffi Jones ha spiegato che l’obbiettivo è quello di fare tesoro dell’esperienza della Coppa del Mondo FIFA 2006, che, nelle sue parole, “ha cambiato l’immagine della Germania”, ed ha spiegato i suoi programmi per la promozione dell’evento, la vendita dei biglietti, le sponsorizzazioni, il reclutamento dei volontari e il coinvolgimento in progetti sociali in modo da poter dare un seguito a quanto fatto in occasione del torneo.

Commenti
Nella giornata di martedì i partecipanti alla conferenza si sono divisi in quattro gruppi per esaminare argomenti specifici concernenti il calcio femminile. Oggi le responsabili dei gruppi di lavoro – il team tecnico di UEFA WOMEN'S EURO 2009™ composto da Anna Noë (Belgio), Béatrice von Siebenthal (Svizzera), Anna Signeul (Scozia) e Ignacio Quereda (Spagna) – hanno riassunto le conclusioni, presentando suggerimenti riguardo allo sviluppo di giocatori e allenatori, la promozione dello sport, competizioni internazionali e sostegno finanziario. Karen Espelund, membro della Commissione per il calcio femminile UEFA, ha ascoltato gli interventi dei delegati ed ha preso nota delle loro osservazioni. Andy Roxburgh ha poi passato in esame i tre giorni della conferenza.

'Incontro utilissimo'
Riflettendo sui lavori della conferenza, l’allenatore dell’Olanda Vera Pauw ha dichiarato a uefa.com: "Si è trattato di un incontro veramente proficuo. Il migliore al quale abbia partecipato. Tutti noi abbiamo avuto possibilità di crescita. Nel calcio femminile molte di noi si trovano a dover affrontare gli stessi problemi nei rispettivi paesi, anche in quelli più evoluti. Per cui il fatto di ritrovarsi insieme rappresenta una fonte di energia, e, cosa più importante, ci offre le idee e gli strumenti per migliorare”.