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La famiglia del calcio contro la corruzione

Presidente

Il presidente Michel Platini ha accolto positivamente le recenti decisioni della Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA e ha chiesto aiuto alla famiglia calcistica nella lotta alla corruzione.

La famiglia del calcio contro la corruzione
La famiglia del calcio contro la corruzione ©UEFA.com

Il presidente UEFA, Michel Platini, ha accolto positivamente le decisioni di giovedì scorso della Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA riguardanti tre direttori di gara e ha chiesto aiuto alla  famiglia calcistica nella lotta alla corruzione.

"Ho promesso misure severe e radicali contro i colpevoli di corruzione o chi combina le partite - ha dichiarato il presidente UEFA mercoledì -. L'annuncio che le autorità disciplinari UEFA hanno recentemente squalificato due arbitri (di cui uno a vita), indagando su un terzo ed esonerandone un quarto, significa che queste parole si stanno concretizzando".

"All'interno della UEFA sono in atto lavori considerevoli per individuare e punire chi combina gli incontri o è coinvolto nelle scommesse illegali, un fenomeno assolutamente negativo che rappresenta una minaccia seria e reale all'integrità del nostro sport - ha aggiunto -. La UEFA e il Comitato Esecutivo UEFA continuano a ribadire che non ci sarà tolleranza verso i corrotti, e i fatti recenti lo dimostrano".

Il presidente UEFA ha invitato la famiglia calcistica a unirsi alla lotta contro la corruzione: "I giocatori e gli allenatori sono dalla nostra parte - ha commentato -. Devono difendere il loro sport, perché è anche il loro futuro. La famiglia calcistica può aiutarci. La UEFA è la sua casa e offrirà tutto il sostegno necessario per punire i complotti".

Platini ha anche parlato della corruzione dopo i recenti meeting del Comitato Esecutivo UEFA a Malta e Madeira, ribadendo la posizione della UEFA al riguardo: "Da parte del Comitato Esecutivo UEFA, la tolleranza è zero - ha dichiarato Platini dopo il meeting a Malta a fine gennaio -. Useremo tutte le nostre forze per combattere coloro che mettono a repentaglio il calcio. Se prima della partita qualcuno sa chi vincerà, non c'è interesse e il calcio ne risulterebbe ucciso. Sinceramente, è un grande problema".

"Tutti i calciatori che vengono colti in flagrante non giocheranno mai più. Chi corrompe il calcio a livello arbitrale non arbitrerà mai più. Chi corrompe da presidente o da allenatore non amministrerà e non allenerà più. Questo è il volere del presidente e del Comitato Esecutivo. Non possiamo prendere questo argomento alla leggera".

La determinazione della UEFA a combattere le scommesse illegali e gli incontri combinati è stata chiarita anche dopo il meeting del Comitato Esecutivo di dicembre a Funchal (Madeira): "Se sappiamo il risultato delle partite prima che si disputino, dobbiamo fermarci - ha commentato Platini -. I bambini devono smettere di giocare e la gente deve smettere di andare allo stadio. Impiegheremo ogni mezzo necessario per combattere chi imbroglia".

La UEFA ha organizzato un Sistema di Rilevamento Scommesse Illegali che tiene sotto controllo qualcosa come 29.000 partite in tutta Europa, tra cui tutte le competizioni UEFA, oltre a gare di prima e seconda divisione, e delle coppe nazionali, nelle 53 federazioni affiliate.

"Abbiamo istituito un Sistema di Rilevamento Scommesse Illegali che controlla il mercato delle scommesse in tutto il mondo 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni all'anno", ha detto il Segretario Generale UEFA Gianni Infantino dopo che il Comitato Esecutivo aveva espresso il suo apprezzamento a dicembre. "Sanzioneremo duramente chiunque provi a manipolare il risultato di partite. Abbiamo collaborato con le autorità di polizia per assicurarci che le attività criminali siano combattute e questo cancro venga eliminato dal calcio prima che diventi troppo grande. E' una sfida, e noi siamo pronti".

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