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La Dinamo riflette sul ko

Sconfitta in finale per la seconda stagione di fila, la formazione russa ha individuato nell'incapacità di rispondere all'utilizzo del portiere volante da parte del Kairat la chiave del 4-3 subito a Tbilisi.

Higuita sbarra la strada a Fernandinho
Higuita sbarra la strada a Fernandinho ©Sportsfile

Sconfitta in finale per la seconda stagione di fila, l'MFK Dinamo ha individuato nell'incapacità di rispondere all'utilizzo del portiere volante da parte del Kairat Almaty la chiave del 4-3 subito a Tbilisi.

Il Kairat aveva utilizzato Higuita come giocatore di movimento per gran parte della semifinale vinta 5-4 contro l'FC Barcelona campione in carica e anche se la Dinamo si aspettava una riproposizione della tattica in finale, il tecnico Faustino Pérez, Cirilo e Tatù hanno ammesso che per tutta la gara la squadra ha giocato di fatto "in quattro contro cinque". Secondo Cirilo, che nel finale ha anche colpito un palo, la Dinamo avrebbe inoltre avvertito maggiormente la pressione in quanto favorita.

Faustino Pérez, allenatore Dinamo
E' stato come nella gara precedente. Loro hanno sparigliato il gioco in cinque contro quattro, ma anche noi abbiamo costruito buone chance. Eravamo nervosi e non siamo riusciti a sfruttarle al meglio. Il primo tempo ci ha penalizzati, perché eravamo partiti bene nel gestire il cinque contro quattro. La chiave è stata quella, in futuro dovremo trovare delle controffensive valide.

Siamo molto delusi, ma sappiamo di non aver gestito bene le emozioni nelle fasi cruciali. Ci è mancata la calma. Abbiamo reagito e abbiamo creato le chance per pareggiare, ma alla fine chi vince ha sempre ragione.

Cirilo, attaccante
Non c'è bisogno che dica quanto siamo dispiaciuti. Dopo la sconfitta nella finale dellos corso anno ne è arrivata un'altra. Ad essere onesti, non ci aspettavamo che il Kairat arrivasse in finale e non eravamo pronti ad affrontarli. Il loro cinque contro quattro ci ha messi in crisi, come era già accaduto al Barcellona venerdì.

Oggi, il Kairat partita da una situazione migliore. In caso di sconfitta non sarebbe stata la fine del mondo, mentre noi eravamo sotto pressione perché dovevamo vincere a tutti i costi. Eravamo nervosi e la cosa ha pesato. Ci siamo anche mossi troppo poco sul campo.

Sapevamo del cinque contro quattro, ma dopo aver subito il primo gol i nostri piani sono saltati. Il palo colpito a dieci secondi dal termine è un grosso rammarico, avrei potuto portare la sfida ai supplementari. Ora però bisogna guardare avanti, dobbiamo vincere il titolo russo per tornare qui la prossima stagione.

Tatù, difensore
E' una sconfitta che fa male, ma questo è il futsal. La differenza l'ha fatta il cinque contro quattro. Siamo rimasti sorpresi, come era successo al Barcellona. Quando ci siamo ripresi, abbiamo giocato bene e abbiamo sfiorato il pareggio. Abbiamo avuto un solo giorno per trovare delle contromisure a Higuita, in futuro dovremo prepararci meglio. La nostra è stata una buona prestazione, è un vero peccato.

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